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Lavori generali camper e aggiunta del pannello solare
Troppo spesso, per via del consumismo di oggi, si cambia tutto anche quando non ce n'è davvero motivo. Il camper, in particolare, viene spesso sostituito non tanto per necessità, ma per vanità, per il confronto con gli amici. Quanta superficialità in certi ragionamenti!
Il secondo motivo è di natura economica: dopo il periodo del Covid, questi mezzi hanno decisamente raddoppiato il loro valore e buttare via soldi per pura speculazione è, a mio parere, una mossa quanto meno avventata. Avendo già un camper, spendere i miei risparmi faticosamente messi da parte per qualcosa che, in fin dei conti, mi permetterebbe di fare esattamente le stesse cose, mi sembra davvero insensato.
C'è poi un aspetto legato alla mia indole personale: riuscire sempre a farcela con le proprie forze. Per questo ho deciso di risistemare personalmente questo bel mezzo, che ormai è d’epoca ma che meccanicamente è praticamente nuovo, avendo poco più di 50.000 km originali. L'usura riguarda solo la zona abitativa, per l’invecchiamento degli arredi. Sento di poter essere in grado di aggiornare tutto in autonomia, e anche di modernizzare ciò che già c’è.
Devo essere sincero: ho a lungo valutato l’acquisto di un mezzo nuovo o seminuovo, ma sempre senza indebitarmi. Provo una forte avversione verso questa forma di pagamento, oggi tanto diffusa, che porta ad avere più di quanto ci si è realmente guadagnati, vivendo sopra le proprie possibilità. Ormai lo fanno tutti, ma questa schiavitù economica verso gli enti creditizi proprio non mi va giù. Piuttosto sto senza!
Valutando bene i costi, con una cifra davvero contenuta posso rimettere a nuovo questo camper di fine anni Ottanta, che a suo tempo era il top della sua categoria. È appartenuto ai miei suoceri, e questo rappresenta un ulteriore motivo per non sostituirlo. Resterà la nostra casa mobile finché avrò la forza per tenerlo efficiente. Per un mezzo nuovo c’è sempre tempo, considerando che ogni veicolo nuovo invecchia in fretta… mentre non è così per i mezzi classici.
Ma veniamo ai lavori che sto affrontando. Ho iniziato dal tetto, perché c’erano alcune piccole infiltrazioni e, dopo le lunghe piogge, si notava dell’umidità filtrare dalle pareti interne. Ho quindi smontato ogni elemento presente sul tetto per siliconare tutto, sostituire viti e rivetti e consolidare le varie plastiche. Poi ho applicato una verniciatura molto densa, per sigillare ogni microfessura, con due mani abbondanti.
In questi mesi ho anche installato un kit solare con inverter a 220V (onda stabilizzata) da 2500W, per avere una potenza elettrica simile a quella di casa. L’idea è di sostituire il vecchio impianto a gas per fornelli e stufa con un sistema a induzione, completamente elettrico. Per questo sarà necessaria una seconda batteria da 100A, ma sarà un lavoro successivo.
Ho fissato il pannello solare da 200W a 12V, in attesa di installarne uno più piccolo di cui sono già in possesso. L’ho ancorato a una struttura in ferro preesistente sul tetto del camper, così da essere certo che non venga smosso dal vento in movimento. Anche questo è stato siliconato e fissato con staffe, viti e rivetti. Il passaggio del filo che collega il pannello all’abitacolo è stato garantito mediante fascette e silicone lungo i bordi delle componenti del tetto, sfruttando un’apertura di fabbrica già presente. Evito volentieri di forare lamiere esterne, poiché le vibrazioni del mezzo, col tempo, possono portare a infiltrazioni d’acqua.
Il cavo a doppio filo di corrente continua a 12V segue i bordi interni fino al regolatore di carica della batteria, da cui parte poi il collegamento verso batteria e inverter, con altri due cavi di sezione maggiore.
L’inverter, piuttosto ingombrante data la potenza che eroga, è stato installato in un vano sotto i sedili, che finora era stato usato poco. Da lì ho fatto uscire la 220V con una ciabatta dotata di interruttore, posizionata sotto il tavolo della cucina per avere prese comode e poco visibili.