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MATEVO® KETTLEBELLS, per allenarsi in modo sicuro con il Girya:

 

Sono molti mesi che voglio aggiungere sul sito una sezione per Matevo® dedicata ai kettlebells. Sono sinceramente convinto dell'efficacia di questi piccoli strumenti, anche se sono davvero perplesso sulle modalità d'utilizzo attualmente diffuse... Tutto ancora una volta è improntato sull'esagerazione e sul superfluo, come sempre avviene nel mondo dello sport. Gli esempi sul web abbondano per mezzo di 'idoli' pronti a girare i loro erculei video pieni d eccessi con i ketts per poi chiudersi nell'oblio senza riportare nulla riguardo agli effetti collaterali conseguenti alle articolazioni e quant'altro. Chissà perché ci si ferma sempre al massimo risultato nell'immediato, facendo ben attenzione a non citare le 'disonorevoli' ferite successive... SIA MAI CHE I 'FUSTI' DEL WEB PARLINO DEI LORO SBAGLI E PROBLEMI! Certamente l'obbiettivo è quello di colpire con 'effetti speciali' la fascia più giovane, inesperta e maggiormente influenzabile dei visitatori...

Manubrio Kett vuoto prima dell'uso

Scrivo questa nuova sezione in Matevo® per via dei numerosi praticanti di kettlebells con i quali sono venuto in contatto che lamentano problemi a spalle e schiena. Giusto poche settimane fa ho ricevuto la visita di un mio vecchio allievo che ai tempi si dedicava alla bicicletta ed ora è passato all'allenamento kett. Costui(molto giovane) mentre elogiava tutte le caratteristiche di questi strumenti ad un certo punto si era lasciato sfuggire tra le parole di un problema alla spalla che lo tormentava da mesi. Bene lì ho fermato il discorso per domandargli come si stava allenando(anche se lo immaginavo già)... Quindi gli ho spiegato che non era l'unico e che non era colpa dello strumento in se ma della modalità d'utilizzo che 'va per la maggiore'. Ovvero carichi sempre più gravosi uniti ad un volume di lavoro colossale ed inutile, produttivo solo nel creare l'infortunio!

Kett con 30kg caricati di dischi in ghisa

Vedete il kett è strettamente ricollegato all'azione evolutiva per l'essere umano del lancio. Tale azione in un contesto naturale di svolgimento possiede delle direttive specifiche, finalizzate all'obbiettivo di colpire qualcosa... Precisione, concentrazione, forza esplosiva per scagliare un oggetto moderatamente pesante verso il bersaglio. Pena se si sbaglia potrebbe non esserci una seconda possibilità! Da questa semplice deduzione evolutiva si comprende perché tutto l'allenamento diffuso oggi legato a questo strumento sull'alto volume, sia da rivedere alla base ed anche come mai conduca presto all'infortunio.

Qui per i ketts uniti a Matevo® voglio sviluppare due movimenti molto significativi per questi strumenti: il sollevamento sopra la testa e lo slancio frontale. Le modalità del metodo non cambiano anche per questi strumenti, restando improntate sulla massima produttività con poco lavoro e quindi nessuna usura articolare. La prerogativa è dovuta alla costante per la quale la massima forza influenza la forza resistente in una certa misura. Questo per coloro che vogliono di tanto in tanto partecipare a gare d kett mantenendo le articolazioni sane! Mentre gli altri potranno usare questi attrezzi per trovare la migliore forza fisica e massa senza farsi mai male. La seconda soluzione è quella che consiglio e per la quale valgono le tematiche di questa sezione.

Come sicuramente alcuni 'internettiani' avranno già compreso leggendo le righe precedenti, la volontà in questa sede è di spiegare all'utente come sfruttare un approccio abbreviato, fatto di mono serie, basse ripetizioni e carichi via via crescenti. Tutto come da sempre avviene in Matevo®, usando proporzionalità matematiche fra i due esercizi qui contemplati: alzata sopra la testa e slancio frontale.

VEDIAMO COME:

-Giorno A:

5 rip Alzata sopra la testa dx/sx(Snatch) con X kg

5 rip Slancio frontale(swing) con X kg

-Giorno B:

8 rip Alzata sopra la testa dx/sx(Snatch) con X-1 kg

8 rip Slancio frontale(swing) con X-1 kg

-Giorno A:

10 rip Alzata sopra la testa dx/sx(Snatch) con X-2 kg

10 rip Slancio frontale(swing) con X-2 kg


 

Per maggior chiarezza troverete il file della scheda digitale excell di 'Matevo® kett' in questa pagina web.

Sicuramente si tratta di un approccio semplice e come tutto quello che è immediato funziona bene.

Impostiamo ora la scheda digitale con i carichi massimali, per svolgerla magari il giovedì od il venerdì, così da avere il weekend per il recupero ed iniziare con 'freschezza' il giorno A.

 

Nella ricerca del carico massimale è meglio progredire per tentativi crescenti. Sarà d'obbligo per mettere in atto 'Matevo® kett', possedere un modello vuoto con dischi caricabili! Diventa importante procedere per gradi con molte singole a carico via via maggiore, recuperando bene tra una e l'altra e avendo cura di testare ogni volta l'arto dx e quello sx. La ricerca del massimale NON deve essere improntata verso il 'vero limite', pena il rischio di infortunarsi ma con una carico pesante che potrà essere ben gestito. Nulla di più per entrambi gli esercizi. Fatto ciò sarà necessario riportare i carichi ottenuti nelle rispettive caselline verdi e salvare il foglio excell.

Avviando gli allenamenti veri e propri col giorno A sarà indispensabile procedere con un ultimo passaggio, ovvero iniziare la progressione da un punto più basso di quello testato nei massimali. Per fare ciò è sufficiente riportare un carico di riferimento nella casellina rossa della scheda digitale leggermente inferiore a quello dei massimali. Diciamo un 20 per cento in meno. Quindi salviamo nuovamente la scheda digitale ed iniziamo gli allenamenti con i carichi ribassati indicati dal programma, fattore che darà il via ad importanti processi di super compensazione per iniziare la progressione verso l'alto...

Settimana dopo settimana, iniziamo ad aggiungere kg nella casellina rossa sul carico di riferimento. Potremo scegliere tra incrementi di un solo kg a settimana oppure di più. Condizione dipendente dai margini individuali. Certo è che più gli incrementi sono graduali, più i carichi finali possibili saranno grandi. Abbiate pazienza! Aggiungo infine di prestare molta attenzione all'esecuzione degli esercizi ed al riscaldamento. Considerando a volte la possibilità di regredire un pochino con i carichi quando le cose sono difficili, al fine di garantire la super compensazione, per ricominciare così a risalire le settimane seguenti.

Grazie alla strategia kett appena esposta spero di aver aiutato a 'debellare il fantasma' dell'infortunio preservando risultati positivi.

Io stesso alcuni anni fa ormai, rimasi coinvolto dalla mania dei kettlebells e dalle tecniche di allenamento in voga, leggendo molti dei 'testi sacri' in circolazione... Il risultato fu tanto entusiasmante quanto disastroso! Disastroso per le mie articolazioni, gettando al vento anni ed anni di lavoro produttivo con Matevo® per la cura dei vecchi mali dovuti alla precedente pratica del body building tradizionale. Sì, infatti in poche settimane ero diventato molto forte negli esercizi ketts che praticavo ma purtroppo come controparte ero stato costretto a fermare tutto per via dei dolori lancinanti a spalle e schiena che mi avvolgevano costantemente anche fuori dai workout e peggioravano dopo ogni allenamento. Un vero baratro che mi ha segnato per tutto l'anno seguente, lasciando cicatrici difficili da guarire, pronte a riemergere dopo il più piccolo sbaglio...

La conclusione era stata che le tecniche oggi diffuse per la preparazione con questo strumento non sono per nulla applicabili al lungo periodo, in specialmodo su persone sopra i 30trent'anni con passati infortuni articolari da allenamento. I più giovani e sani potranno beneficiare per più tempo della strategia tradizionale con i ketts ed incorrere molto più tardi nel sicuro infortunio. Insomma, si tratta per tutti di una bomba ad orologeria!

Al contrario con il produttivo ma essenziale uso dei ketts, applicato alle direttive Matevo® tutto può essere prolungato nel tempo senza rischi articolari. Sarà sufficiente seguire le mirate spiegazioni finalizzate al puro incremento della forza contenute in questa sezione, per non sbagliare più con i kettblebells.

Come i più attenti avranno notato non mi sono addentrato nella spiegazione delle ormai già ampiamente discusse direttive evolutive Matevo®. Queste sono contenute ed abbondantemente sviluppate nei due libri del metodo: 'Matevo®, forza e massa per tutta la vita...' per gli onnivori e 'Matevo®, invecchiamento e forza questioni risolte' dedicato ai digiunatori fruttariani. Entrambi i manuali potrete richiederli con donazione libera. Se vi entusiasma questo sistema per raggiungere concretamente l'anti età credo ne varrà la pena.

Non mi dilungo oltre e riporto qualche riga per coloro che gareggiano e desiderano allenarsi seguendo questo sicuro approccio allenante con i kettlebells. Le gare di kett sono decisamente improntate verso l'alto volume... Anche la condizione allenante è assolutamente improntata sulla forza breve ed in questo articolo posso garantire che la forza massima influenza in modo diretto quella resistente in una certa misura. Ho sperimentato personalmente usando percentuali di lavoro intorno al 50 per cento della singola massimale che potrete aspettarvi di svolgere 20 - 25 rip. Mentre scendendo al 30 - 35 potrete aspettarvi di svolgerne un numero pressoché 'infinito'!

Ovviamente tutto quanto scritto fino ad ora può essere usato con qualsiasi altro esercizio kett, a discrezione dell'atleta.

Buoni allenamenti sicuri!

DOWNLOAD SCHEDA DIGITALE MATEVO® KETTLEBELLS

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