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Piccolo esperimento di Luna a Matita, come si faceva una volta...

 

 

Stavo ripensando da qualche mese ai disegni comparsi nel 1610 sul Sidereus Nuncius di Galileo Galilei. Fanno riflettere quelle vecchie bozze della Luna fatte a mano libera direttamente dall'osservazione all'oculare. Fino a prima dell'avvento dell'astrofotografia astronomi ed astrofili riproducevano a matita quello che osservavano. Tempi pionieristici arrivati dal primo utilizzo del telescopio quasi 500 anni fa fino ai primi anni settanta del mille e novecento. Poi sono arrivati CCD e macchine fotografiche a cambiare tutto. Ricordo perņ che sulle riviste comparivano ancora nel 1990 molti lettori con molti disegni astronomici. Era molto bello vederli, dove appariva chiaramente la reinterpretazione di quello che si vedeva fino al trasporto su carta. Del resto osservare oggi le vecchie riproduzioni di Galileo, poco si agganciano al reale aspetto lunare nonostante l'evidentissimo riferimento al nostro satellite naturale.
Ci ho provato anche io con calma durante una fase di Luna a tre quarti, momento forse non troppo ideale ma l'occasione per farlo era caduta su quella notte. Qui vi propongo il lavoro fatto osservando la Luna. Sto pensando di risperimentare il lavoro su qualche altro soggetto astronomico e vedere cosa succede. Poi il freddo e tutto quel disegnare al buio non era stata una cosa tanto semplice, diciamo che fino a che uno non si mette a farlo, non se ne rende conto!

Certo il disegno non č il massimo ma continuando ad insistere sono certo che qualcosa di meglio dovrebbe saltare fuori.

     

 

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